• Economia digitale, cloud e IoT spingono la timida ripresa dell’Italia

Economia digitale, cloud e IoT spingono la timida ripresa dell’Italia

Il mercato italiano 2.0 è cresciuto dell’1,8%, rileva l’ultimo studio Assinform-Netconsulting, toccando i 66 miliardi di euro grazie ai servizi in nuvola e all’Internet delle Cose. Bene anche il mobile e la cybersecurity. Ma il gap con l’Europa resta elevato
Andrea Frollà
Servizi legati alle tecnologie dell’informazione spinti dal boom del cloud e servizi software trainati soprattutto dalle nuove tecnologie IoT. È questo il duo che permette all’economia digitale di confermare alcuni segnali positivi e di proiettarsi in un 2017 di conferma della ripresa. Il mercato italiano 2.0 ha da poco ripreso a crescere dopo anni di difficoltà, raggiungendo nel 2016 un giro d’affari da 66 miliardi e crescendo dell’1,8%.
I dati contenuti nella fotografia annuale scattata da Assinform, associazione del network Confindustria che raggruppa le principali aziende del settore, e NetConsulting Cube, restituiscono un mercato che sta provando a rimettersi in moto con decisione sfruttando i principali driver della digital economy. Il cloud e l’Internet of Things, ad esempio, hanno fatto segnare una crescita rispettivamente del 23 e le 14,3%. Proseguono sulla falsariga dei ritmi registrati fra 2014 e 2015 anche il business mobile (+13% in un anno) e le soluzioni di cybersecuirty (+11%). Da segnalare anche il numero delle startup innovative cresciute del 31% fino a quota 6.745, mentre progressi meno sostenuti si sono visti sul fronte banda larga fissa, oggi utilizzata da 15,4 milioni di utenti (il 4% in più rispetto al 2015).
“Siamo oltre i timidi segnali di un anno fa ed è la conferma netta della ripresa degli investimenti nell’innovazione tecnologica nel nostro Paese – commenta Agostino Santoni, presidente di Assinform – Certo, servirebbe ancora più spinta”. Questi numeri ci tengono infatti ancora ben lontani dalle migliori performance europee, come ha da poco certificato il Digital economy and society index dell’Unione Europea che ha piazzato l’Italia al 25° posto fra i 28 Paesi UE.[/fusion_text][fusion_text]

fonte: repubblica.it

 

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