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Cybersecurity, per le imprese italiane è allarme rosso

Conosco molti imprenditori che hanno pagato il riscatto ai pirati. Se non hai fatto almeno un backup non hai scampo». È l’esperienza vissuta sul campo che porta a questa considerazione amara Giancarlo Turati, past president della Piccola Industria dell’Aib e titolare di Fasternet, azienda che fornisce servizi informatici a largo raggio. Quasi una dichiarazione di impotenza, soprattutto se letta alla luce dell’attacco informatico dei giorni scorsi attraverso il ransomware WannaCry.

fonte:Il Sole 24 Ore

Economia digitale, le Pmi puntano su big data e e-commerce

I dati dello studio Intesa Sanpaolo e Cisco: nei prossimi tre anni le piccole e medie imprese vogliono implementare progetti per l’analisi dei dati, “contaminarsi” con le startup e migliorare i processi di vendita online
Tra le priorità di “crescita digitale” delle piccole e medie imprese italiane le più importanti sono l’utilizzo dei big data, la contaminazione con le startup nella logica dell’open innovation e il potenziamento dell’e-commerce. Sono le conclusioni a cui giunge lo studio realizzato da Tag Innovation School, Intesa Sanpaolo e Cisco su un campione di 550 aziende, a cui hanno contribuito i ricercatori del master in Digital Transformation per il Made in Italy, il corso creato per formare consulenti che supportino le aziende nel processo di digitalizzazione del proprio business.

fonte:Corcom daily news

 

http://www.corrierecomunicazioni.it/digital/47334_economia-digitale-le-pmi-puntano-su-big-data-e-e-commerce.htmContinua a leggere…

Assocontact su Call Center INPS

Incomprensibile disparità prevista dal bando INPS’
Assocontact, l’associazione che rappresenta le società di Call-center aderente a Confindustria Digitale, ha verificato che i parametri del bando di gara pubblicato dall’INPS prevedono per le attività di call-center (Lotto 1) una valutazione del 40% basata su coefficienti di qualità ed efficienza ed un 60% sull’offerta economica, a differenza di quanto invece previsto per le altre tipologie di servizi e per i quali tali parametri risultano invertiti.

fonte:Key 4 Biz

 

https://www.key4biz.it/assocontact-su-call-center-incomprensibile-disparita-prevista-dal-bando-inps/190247/

Buttarelli: “Professione Dpo, l’Italia faccia la sua parte”

Manca quasi un anno all’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sulla privacy sulla protezione dei dati personali (GDPR): una serie di vincoli concepiti nel 2011 il cui iter approvativo, che ha preso il via nel 2012, è terminato lo scorso dicembre. Dopo ben quattro anni di dibattiti e modifiche al testo, a cui si è aggiunto l’apporto del gruppo di lavoro Articolo 29 che unendo le competenze dei garanti della privacy dei Paesi Ue ha elaborato diversi documenti di indirizzo sulle materie affrontate, il dispositivo è finalmente pronto per essere messo alla prova del mercato. Anzi, dei mercati, visto che ancora ogni Stato membro fa storia a sé.

fonte: Corcom Daily News

 

http://www.corrierecomunicazioni.it/pa-digitale/47171_buttarelli-professione-dpo-l-italia-faccia-la-sua-parte.htm

I 20 anni della Privacy, Soro: “E’ diritto collettivo

Mentre è sempre più vicina l’applicazione nell’Unione europea del nuovo Regolamento sulla protezione dei dati personali, che ha come deadline il 25 maggio2018, in Italia ricorrono i vent’anni di una normativa che ha segnato un cambiamento decisivo nella cultura dei diritti: l’8 maggio del 1997 entrava infatti in vigore la prima legge sulla privacy, la legge n.675 del 1996, poi confluita nel 2003 nell’attuale Codice per la privacy.

fonte:Corcom daily news

 

http://www.corrierecomunicazioni.it/it-world/47141_i-20-anni-della-privacy-soro-e–diritto-collettivo.htmContinua a leggere…

 

Telemarketing: Botta e risposta fra MISE e Garante Privacy

Regole a maggior tutela dei consumatori. Il ministero dello Sviluppo economico risponde alle preoccupazioni del Garante della Privacy sul tema dell’emendamento relativo alle comunicazioni commerciali inserito nel Ddl Concorrenza.

“L’emendamento, di origine parlamentare, è chiaramente finalizzato a fornire un ulteriore strumento di tutela dei consumatori. Il testo si pone infatti l’obiettivo di consentire a tutti gli utenti a prescindere dal fatto di essere o meno iscritti al registro delle opposizioni, di respingere eventuali chiamate non desiderate – spiega una nota del Mise – L’esigenza di maggior tutela discende del resto dalla diffusa percezione di inefficacia del sistema vigente come testimoniano le numerosissime segnalazioni che pervengono allo stesso Garante della privacy”.

fonte: Corcom daily news

 

http://www.corrierecomunicazioni.it/digital/47116_telemarketing-botta-e-risposta-mise-garante-privacy-consumatori-tutelati.htmContinua a leggere…

 

Call center, si cambia. Firmato un protocollo a palazzo Chigi: l’80% dei nuovi servizi erogato in Italia

Limitare la delocalizzazione fissando all’80% la soglia dei nuovi servizi che saranno erogati in Italia. È un protocollo firmato a palazzo Chigi, alla presenza del premier Paolo Gentiloni e del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, a rivoluzionare il il settore dei call center.

In particolare il protocollo, che avrà una durata di 18 mesi e sarà soggetto a verifica annuale, impegna tredici grandi aziende a limitare la delocalizzazione fissando, come ha spiegato Calenda, “come primo caso in Europa all’80% la soglia dei servizi erogati in Italia” e prevedendo anche che “il 95% delle attività svolte in via diretta sia effettuato in Italia entro sei mesi dalla stipula e che per i nuovi contratti almeno l’80% dei volumi in outsorcing sia effettuato sul territorio italiano”.

Le tredici imprese che hanno firmato il protocollo sono: Eni, Enel, Sky, Intesa Sanpaolo, Tim, Fastweb, Poste italiane, Trenitalia, Ntv, UniCredit, Wind-Tre, Vodafone e Mediaset.

fonte: Huffpost

 

http://www.huffingtonpost.it/2017/05/04/call-center-si-cambia-firmato-un-protocollo-a-palazzo-chigi-l_a_22069339/Continua a leggere…

 

E-fattura B2B obbligatoria contro l’evasione, Padoan in pressing sulla Ue

Fatturazione elettronica obbligatoria tra privati per tagliare il cuneo fiscale e combattere l’evasione dell’Iva. È l’ipotesi a cui sta lavorando il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan – secondo quanto riporta il Sole 24 Ore – ma che necessita del via libera di Bruxelles. Secondo la Commissione europea la fatturazione elettronica tra privati può essere solo un’opzione e nessuno Stato membro può imporla per legge. Un divieto che però il Mef è convinto di poter superare in nome di una lotta serrata all’evasione Iva e di un utilizzo delle risorse recuperate in funzione della riduzione del cuneo fiscale.

fonte: Corcom news

 

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